In occasione della giornata Mondiale dedicata all' Alzheimer, è importante evidenziare che la relazione tra deficit uditivo ed Alzheimer , oggetto di varie ricerche scientifiche, dimostra che le persone che sono affette da ipoacusia , in confronto ai coetanei non affetti da essa, hanno una probabilità 3 volte superiore di sviluppare il morbo di Alzheimer.
Anche se la causa di correlazione non è conosciuta, è ritenuto che gli sforzi necessari , nelle persone con deficit uditivo, per elaborare suoni, rumori, parole nell' arco della loro vita, possa sovraccaricare il cervello rendendole esposte in misura maggiore al Morbo di Alzheimer. Altra correlazione è lo stato di depressione che può cogliere chi, per deficit uditivo, si senta isolato socialmente ed a volte anche in famiglia.
Ecco che una corretta prevenzione, con controlli dell' udito anche in età giovane, può migliorare lo stile di vita e aiutare a prevenire l' insorgere di ben più gravi patologie. Il riconoscere per tempo un' ipocusia , con un eventuale ausilio dei corretti apparecchi acustici, aiuta a migliorare la vita e le relazioni sociali , stimolando le funzioni neurologiche e cerebrali e creando i presupposti per ritardare o rallentare l' insorgenza della malattia.
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